5.21.2006

Leggera

Leggera voglio essere
Leggera sono

L’alba chiara della vita
sul finire del respiro
conta i passi posati sulla terra
come tocchi di danza o di cannone.

Lieve sia il percorso lieto
dei petali di mandorlo e ginestra
fine sia di pioggia veste
ai marmi inermi dell’uliveto.

Rosa di specchio chiara
specchio chiaro di luna.
nuvola d’aria e di vento
soffio di cielo spento.

Soave sia il pensiero della sera
corpicino di piume e cardellino
da cullare nel palmo della mano
perché canti di vermiglio e d’oro
gorgheggiando di corona e alloro
incredulo che l’anima straziata
dal becco forte sulle labbra sporche
sia sbocciata di limpida rugiada
che raccolta nella gabbia del torace
sol perché è primavera
sprigiona luce intensa
di preghiera.


Marombra

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