Inversione del liquame paranoica o del guanto
Era l’occhio che frugava infame
il pelo ricresciuto in ogni posto
era cava che arrossiva vacca
pregna di possesso al solo nome
era muco filamento in coda stanca
fiocco sulla schiena di giumenta
appeso per l’iguana a dondolare
era pallido colore d’escremento
l’urina rozza alle pareti gialla
la falda rosso capra dell’astuccio
il vapore della paglia nella stalla
era sesso in un albergo ad ore
ucciso dal letame e dall’odore
stallatico nel latte di sudore
una mosca cagliata d’opalino
una lampada implosa di squallore.
È violenta l’ultima stazione
potenziale di congiungimento
dissacrata a palate di minzione
nel murale dello sfondamento.
Marombra
Qui si trova il testo che di questa è ispirazione.
il pelo ricresciuto in ogni posto
era cava che arrossiva vacca
pregna di possesso al solo nome
era muco filamento in coda stanca
fiocco sulla schiena di giumenta
appeso per l’iguana a dondolare
era pallido colore d’escremento
l’urina rozza alle pareti gialla
la falda rosso capra dell’astuccio
il vapore della paglia nella stalla
era sesso in un albergo ad ore
ucciso dal letame e dall’odore
stallatico nel latte di sudore
una mosca cagliata d’opalino
una lampada implosa di squallore.
È violenta l’ultima stazione
potenziale di congiungimento
dissacrata a palate di minzione
nel murale dello sfondamento.
Marombra
Qui si trova il testo che di questa è ispirazione.
Spero che Montale non si rivolti nella tomba a vedere ciò che lo segue
(volendo, anche ciò che lo precede) su questo sito.
18 Commenti:
vabbè, sarò buona, questa non la posterò da nessuna parte
e mi commento pure da sola
quante parole in questa poesia, sembrano costrette come in un spazio troppo piccolo per poterle contenere, perchè sono tante e tutte da scagliare
singolare contrasto tra armonia del suono e senso
C'è la compressione che ha la sua crescita sotterranea esponenziale, inarrestabile, diventa furia, nelle parole acuminate.
c'è un'energia fortissima in questo testo. come dici tu, sembra quasi che le parole spingano in fuori, per uscire. potremmo definirle parole coitanti?
certo che a te quando girano.... :-)))
...sono io ossodiseppia qua sopra :)
Ossodiseppia, se non sbaglio sei una donna, potremmo dire questo (e tutto l'altro sottinteso che per sola questione di forma - anzi la forma la devo rivedere - non ho incluso) il manifesto delle donne che ogni si incazzano che tutto il mondo maschile sia nell'origine del mondo?
grazie dei tuoi graditi passaggi
Stefano, potremmo dire che talora alla fissa del coito si contrappone il controcoito vomitante? Io che mi vergogno d'essere poetessa, oggi sono contenta di poter scrivere questo di rimando. Vedi la sopresa di Luca e il silenzio al pandoro di Erminia che effetti deleteri hanno prodotto?
quando mi girano sono un fiume in piena, solo che, passata la rabbia, io sono sfinita e tutto rimane come prima.
ah, ah, il controcoito vomitante! sei terribile certe volte. a.
la postiamo nel nuovo pazzio? ci voglio mettere le poesie più strane! che dici? a.
mi accorgo che nel mio commento manca la parola tanto. "le donne che ogni tanto si incazzano"
si sono terribile, anto, me lo dicono ogni tanto quelli che mi conoscono e mi vogliono bene
postiamola va! è una poesia d'impegno sociale, liberazione femminile, liberatoria appunto :)))
fatto :-) sorridi, sei su pazzio!a.
ossodiseppia è una grande appassionata di poesia e poetessa in progress. mi fa piacere di essere nello stesso commento di alivento.
E' ovvio che a me fa piacere di avervi entrambi qui, quasi superfluo dirlo non credete?
Anto ho visto, mi piace il sito nuovo, credo che sperimenterò wordpress dall'interno.
grottesca! mi ha fatto ricordare catullo 97, anche se in verità non c'entra nulla.
Sorpreso però hapax eh? ammettilo!
grottesca è dire poco
Citamelo qui allora il 97 di Catullo, c'entra o non c'entra, c'entra poco. thanks
Catullo non c'entra nulla, mi è venuto in mente solo per il grottesco, talvolta usava immagini molto forti.
Inversione del liquame
paranoica o del guanto
Era l’occhio che frugava infame
il pelo ricresciuto in ogni posto
era cava che arrossiva vacca
pregna di possesso al solo nome
era muco filamento in coda stanca
fiocco sulla schiena di giumenta
appeso per l’iguana a dondolare
era pallido colore d’escremento
l’urina rozza alle pareti gialla
la falda rosso capra dell’astuccio
il vapore della paglia nella stalla
come sesso in un albergo ad ore
ucciso dal letame e dall’odore
stallatico nel latte di sudore
una mosca cagliata d’opalino
una lampada implosa di squallore.
È violenta l’ultima stazione
potenziale di congiungimento
derisione a palate di minzione
nel murale dello sfondamento.
***
argano sociale sfondamento
lingua letame
muso topastro denti da leccare
imperlata
nella paglia lo steccato grezzo
E’ di copula la ricongiunzione
Mare di potenza e di controllo
mura ferita di penetrazione
mura zigrinate in bianco ossa
cosparsa collasso
È violent
potenziale di congiungimento
delirio a palate di minzione
mura perpetue a penetrazione.
Ho postato qui sopra il testo di lavorazione della poesia.
Il testo definitivo è ripetuto nella parte iniziale, a seguire, separato dai tre asterischi, lo scarto, gli asterischi li ho agginti per indicare il punto da cui comincia la dispersione, i rivoli, abbandonati, la rinuncia al dire
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