Refrain
Io penso e piango
Io penso e piango
Un volo bianco
Diciotto e cinquantuno
fende l’aria il parabrezza
del bus pomeridiano
sull’asfalto rossi punti d’ebbrezza
digitale schegge schizzate
di pietrisco sgretolato
nell’erba che dipinge verdi
e gialle d’onde di ginestra
le colline circostanti in sosta
alla stazione di servizio.
Nessun bisogno della vista
né di voce né di invito
in quella casa la carta da parati
ha un colore indefinito.
Sorprendente margine
di seduzione la mano che cade
casualmente sulla scapola ma
la scapola non vibra che di ossa
curva audace in ruga che traspare
di silenzio invecchiato sulle dita.
Io penso e piango
Io penso e piango
Un volo bianco
Marombra
Io penso e piango
Un volo bianco
Diciotto e cinquantuno
fende l’aria il parabrezza
del bus pomeridiano
sull’asfalto rossi punti d’ebbrezza
digitale schegge schizzate
di pietrisco sgretolato
nell’erba che dipinge verdi
e gialle d’onde di ginestra
le colline circostanti in sosta
alla stazione di servizio.
Nessun bisogno della vista
né di voce né di invito
in quella casa la carta da parati
ha un colore indefinito.
Sorprendente margine
di seduzione la mano che cade
casualmente sulla scapola ma
la scapola non vibra che di ossa
curva audace in ruga che traspare
di silenzio invecchiato sulle dita.
Io penso e piango
Io penso e piango
Un volo bianco
Marombra
postato da alivento alle
6/09/2006 08:43:00 PM
26 Commenti:
e questa è il proseguo di quella prima
andata e ritorno
stai cambiando idea sulla poesia.la stai riportando in terra. bene.
ne icommenti invece diventisempre più criptica:-)
ripartire dal sentire la terra, ripartire sentendosi terra
l'importante è non sentirsi "per terra":-)
ciao
nel caso c'è sempre il volo bianco
sembra una brutta cosa.
il volo bianco, il punto più profondo a cui arriva il pensiero prima d'aprire le ali nella parola oppure in altro
ah, e dove l'hai letto?
quel che dico devo per forza averlo letto da qualche parte?
è un mio pensiero, chi sto copiando stavolta?
chi altri ha parlato del volo bianco in questo senso?
beh, dio, che è penisero di pensiero, pensava solo se stesso pensante: lo dicono sia aristotele che guccini:-)
incredibile, siamo contemporaneamente qui: miracolo!
no, c'è "buio bianco" libro di poesie di scrignoli. bello.
volo bianco è del cocài, il gabbiano.
Artista: Emanuela Cortesi
Titolo: Il Mio Volo Bianco
Autori: Daiano - Zanon - Jange
Edizione: Sanremo 1974
Metà poeta metà sognatore tu sei
Egoista a volte senza cuore lo sai
Ma quando parli non mi stanco mai
E in questo mondo che non ride più
Una montagna bianca
Sull'orrizzontemio sei tu
Sei come ti pensavo
Mio uomo alto come il cielo
E una ragazza che ha paura
Accanto a te si rassicura
La vita in fondo è solo
Un dolce pazzo volo
E sto sognando tu non mi svegliare
Guarda quel gabbiano che attraversa il mare
È un punto chiaro solo in mezzo al cielo
Eppure nel suo volo bianco segue il suo istinto
Tu hai teso l'arco per adesso hai vinto
Ma non mi arrendo,voglio andare in fondo
Sul mio letto c'è
Il gatto rosa dei miei sogni
Con lui mi divertivo ieri
Ma ci sei tu nei miei pensieri
Sul tuo cuscino io mi fermerò
Come un bambino poi
Ridendo mi addormenterò
E se sto sognando tu non mi svegliare
Guarda quel gabbiano che attraversa il mare
È un punto chiaro solo in mezzo al cielo
Eppure nel suo volo bainco segue il suo istinto
Tu hai teso l'arco per adesso hai vinto
Ma non mi arrendo sei già mio lo sento
Lo sento.
io non mi sento dio, che è onnisapiente, anzi mi sento profondamente ignorante
nè pensoo di pensare solo io, spesso anzi mi sento poco intelligente!
:P
ecco
sei una donna intelligente e spiritosa, lo sai. per questo non dovresti citarmi sanremo:-)))
ma stamattina non lavori?
perchè non dovrei? fa un bel contrasto e la mia sembra quasi poesia :)
fabry, certo che ti puoi intromettere, qui ci siamo solo io e Golf e un anonimo che mi accompagna nei miei viaggi.
Insomma quattro amici al bar
quanto ti dissi che il tuo blog precedente era barocco, non volevo dire che se metti una foto, ogni tanto, sei come g.b. marino:-)
il fatto è che non ne sento affatto la necessità, questa è la stanza della cura e dell'attesa. La purificazione bianca.
Se potessi farei bianche anche le scritte. Chissà che non lo faccia veramente prima o poi :)
Complimenti Ali (ombra...ali d´ombra... amara ombra d´ali nel vento?)!
Splendida la linea narrativa delle tue delicate poesie... e tutto magnificamente invaso da un dolce tepore malinconico.
Ti tornerö a trovare...
ps
Scrivo da un internet point qui a Berlino...al momento non ho una connessione a casa (recente trasloco) e con questo computer si rifiuta di digitare lettere accentate...(per il tornerö)
A presto.
Marco
... "e questo computer" (il "con" mi e´ scappato... sempre piü piccolo di queste giä piccole ore...)
:)
un'altra anima che vaga nella notte, come me, come Fabry :)
benvenuto marco
io navigo nel pomeriggio, fa lo stesso? :)
Voc, anch'io sono qui di pomeriggio, come vedi :)))
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page