Sbocco
Quando piango
piango la mia morte
prima ancora
che essa avvenga
le volte che il respiro
si fa bianco volo
penso
figlio donna
madre uomo
le parole scritte come suono
d’ogni addio che si ripete
fino all’ultimo distacco
porta chiusa
e sbocco a delta
d’ogni morte.
Marombra
piango la mia morte
prima ancora
che essa avvenga
le volte che il respiro
si fa bianco volo
penso
figlio donna
madre uomo
le parole scritte come suono
d’ogni addio che si ripete
fino all’ultimo distacco
porta chiusa
e sbocco a delta
d’ogni morte.
Marombra
16 Commenti:
la poesia nasce dalla lettura di quella, infinitamente più bella, che Stefano Guglielmin ha pubblicato su poesia da fare di Cepollaro.
Per chi non l'avesse ancora fatto, consiglio di andare a leggerla a questo link
http://cepollaro.splinder.com/
il post del 31.1.07
anch'io piango la mia morte, lo faccio ora perchè poi non posso. a.
:DDD
potremmo anche riderci su, con gli amici, come faceva mio nonno, che poi è morto lo stesso.
Però quando penso a lui, appunto penso anche alla grande ironia di cui era dotato. e i meravigliosi occhi azzurri.
e comunque l'incipit della poesia è un falso io. Io per dire di tutti.
*
un 'singolare' majestatis. Un altro testo significativo, ove si evince chiaramente che nessuna radice è assoluta qui sulla terra.
ps: mi ha colpito il 'bianco' e ti invito a leggere su bombacarta un articolo veramente curioso di antonio spadaro. http://www.bombacarta.com/?p=298
saluti cari
*
Vita che si evolve
muore e rinasce e vive si rinnova - suo malgrado a volte -
lasciando dietro una scia di memoria
che a volte ci marca ancora prima
della perdita
le poesie tue che ho letto finora hanno una compostezza di suono
che scala il significato facendone un insieme limpido, che ne sottolinea la bellezza.
Grazie del tuo passaggio da me :)
Buona domenica.
anch'io ho gli occhi azzurri. E anche tu sei bella.
Ecco Stefano, la commozione, a volte fa scherzi, altre dà frutti, belli, brutti, forse di conoscenza, probabilmente di comune umanità
Lo so che hai gli occhi azzurri. Penetranti.
Proprio così iole, tra i requisiti del poeta, notevole è quello della memoria. Come se le esperienze incise in essa, si ricomponessero nella poesia in frammenti apparentemente casuali, composti o scomposti, flash di luci, immagini, pensieri.
Spesso il mio io è "maiestatis", Swan, qui ho voluto precisarlo, perchè ne ero particolarmente cosciente, per evitare che si postesse pensare ad una poesia di sola morte e mia morte. Questa invece è una poesia di vita degli infini addii che costellano ogni vita, mia come degli altri.
Ho letto l'articolo di Spadaro,bello, grazie.
A mia volta rinvio a ques'altra bella lettura che tocca il tema del bianco, nel testo del post, ma soprattutto dei commenti.
http://www.frucco.splinder.com/post/9646335#comment
Mentre siete sul sito di cepollaro, leggete pure la bella recensione a "catasto ed altra specie" di antonella pizzo ed anche, se potete, tutto il blog. che davvero merita.
"C'e' un'ape che si posa
su un bocciolo di rosa:
lo succhia e se ne va...
Tutto sommato, la felicita'
e' una piccola cosa."
T
P.S. Sai, oggi ho fatto un ottimo castagnaccio con la cioccolata
e mentre mi dicevo "mmmh, verra' buonissimo" ti ho pensata.
"Si' vabbe' - dirai - ormai e' acqua passata
raccontarmi altre storie in rima baciata
scriverle qui, poi
lo sai che non puoi"
Ma ho scritto ne' anagrammi ne' fatti tuoi
dai, non mettere sempre il carro davanti ai buoi
e accetta, se vuoi
(senz'accetta!) una fetta.
Tutto sommato, la felicita'
e' una gran cosa, se non si ha fretta.
Ti risponderò rilussa, in poesia, scritta adesso d'impeto invincibile e immaginifico ;) per la gioia di leggerti qui
T
alessandro, che significa "era un po' che non scrivervi così" io scrivo sempre ottimamente bene :P
;)
ma alessandro e chiaro che scherzavo no?
anch'io decido io, altrimenti dove sta il mio spirito libero?
i motori di ricerca hanno bisogno di tempo a volte, (circa uno o due mesi) perchè il loro rastrellare la rete sia fruttuoso anche per nuovi siti, certo non sempre funziona così ma non so dirti il perchè
o santi lumi prima ho scritto "e" invece di "è"
prima o scritto "o" invece di "oh"
prima ho scritto "o" invece di "ho"
;)
gioco un poco
ma l'orrore dell'errore ce l'ho anch'io, l'età mi sta insegnando ad accettarli e ad avere la pazienza di correggerli
ora studio la tua traduzione e ti saprò dire Alessandro...
ecco, l'ho personalizzata ma non la pubblico, attendo eventuali cose nuove
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