4.21.2007

Per ora

Non sparisco del tutto. La mia attività di pubblicazione proseguirà su tellusfolio.it nella rubrica "Discorso amoroso" e su Oboesommerso come moderator del Progetto lettura.
Saltuariamente su qualcuno dei blog che elenco di seguito in cui sono coautrice .
Erodiade
Foglidiparole
Poetienon
Caz
Pensierivagabondi
Libriedintorni
Volobliquo
Rael is real
Rossovenexiano
Filmagazine
Aforzadesserevento
Merlino93

4.16.2007

Adieu
















Pensai che fosse Adieu e lo dissi. Per il suono bello di parola.
Non francese nè italiano la pensavo sotto mano in tutt’altre faccende affaccendata. Affascinata. Uscire dalla bocca dal naso nella piazza. C’entro stanza in centro casa nella doccia nella strada nella pancia.
Che non è prezzemolo tritato detto scontato e poi soffritto del dio presso presunto dappertutto, che poi dopotutto ci arriviamo in fine a quella meta della corsa col fiatone al filolana e che sia lontana lontana lontana.
Che non è definitività e sconcerto. Non di tessuto un orlo di chiusura per trama di reciso ordito.
Non il tratto sfilacciato in O serrata che a labbra strette blocca gli occhi dritti al vetro fissi e aperti. Il nero che dal cielo cala a seppia e falce rozza vibra in morso e mozza.
Non è filo alle Parche filato e tagliato. Non è l’appuntamento mancato al fiume al lago nel regno perduto di là da venire. Sali scendi di nuvole e frigo intinto nel mare finito. L’oltre finto infinito infinitamente cessante. La morte.
Adieu è come andare verso un presso e lungo un luogo. Luogo d’eu che sa di buono e caro come pane con saluto che s’impregna di partenza e lento movimento da sfrenare.
Allentare dolce presa che rilascia e lascia andare ogni intermezzo noi di cosa perché vada poi per suo cammino serenamente insieme e bene.

4.10.2007

L'una

Viene come viene il vuoto
all’una certo in centro petto
pugno oltre ogni dire
moscerino o c’era un patto
che in preghiera sconsolata
si fa lago di lacrime negli occhi.

Ci sarà il momento giusto
punto e basta
che implodendo d’un tratto
a destra a manca
l’astro tutto sparirà sotto il tappeto
spalancando di biscia gli ossi buchi
inghiottendo grossi sorsi
a litri di cerotti rossi
su binari costruiti senza strappi
coi treni che sferragliano di sopra
sussultando di saliva
in contro scarto.

La scossa più forte da aspettare
e zac malinconia d’acciacco
una piccola mano nuda
sguscia dal gemito distacco
grani sulla schiena obesa
da succhiare di lametta.


Marombra

4.07.2007

Auguri di

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Progetto lettura 21

Di seguito a questo link il Progetto lettura propone Fabrizio Centofanti in cinque pregevoli indediti letti dal gruppo "Teatro finestra" (mix di Antonio Vasselli). Da leggere e ascoltare.

Progetto lettura 20

Segnalo cinque poesie di Giovanni Nuscis (da "In terza persona" Manni editore), qui in lettura di Rita Bonomo da ascoltare su Oboesommerso.

4.06.2007

Mihi

Nun ce lo gibi gibilem
un cadi satta satta rem
imperformante massi casutra
anda cadave salena in tana
e datu a notti lavacri infiera
sinerva pena traciminante
prismata muri sacra intravati
arrocca suora sorta velata
anvasta nova impreversante
nivera mihi divelaniante.

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(il testo è un automatismo espressivo
in lingua inesistente)

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