2.28.2007
Con piacere pubblico l'immagine creata da Roberto Matarazzo (per ispirazione tratta dalla poesia " Ne bis in idem") , dal titolo "ALIVENTO METAMORFICO PER VERSI ALATI" e come commento a questo suo "foglio colorato" le stesse parole dell'autore "ecco l'immagine che ho delineato per te.. giocando sulla metafora femminile, Alivento con i versi alati scritti da te come se lo fossero in un turbinio celeste fatto di colori.. in cui aleggia questa nudadonna_artista in via di trasformazione alata.. sorta di antico mito femminino dal sapore paganeggiante, forse.."
Vi invito a visitare il suo sito e il suo blog per ammirare altri suoi "fogli colorati" percepire l'importanza che egli attribuisce da sempre alle metamorfosi, sedimento del suo più profondo io.
Io dal canto mio lo ringrazio vivamente di questo pensiero/regalo/ispirato, chè lo scambio produttivo/creativo è arricchimento reciproco intellettuale e spirituale, e poi è la prima volta che un artista dell'immagine/colore mi regala una sua creazione, è un nudo d'autore! ;)
2.26.2007
Poesia da vedere
Certo qualcuno dei miei più affezionati lettori ricorderà quanto amassi costruire immagini e incollare su di esse le parole, ecco è una cosa che mi è rimasta nel cuore come forma espressiva articolata e d'integrazione tra testo- forme- colori, tra significato illustrato e quello verbalizzato.
E' mio piacere segnalarvi un'elaborazione che rappresenta un'evoluzione ancora più articolata di quelle elementari realizzate allora da me con mezzi semplici e fornisce un esempio/modello di potenzialità espressiva multimediale sapientemente realizzata da Giacomo Cerrai, gestore del blog Ellisse.
Questo è il link alla presentazione, in fondo al post "IL TESTO", su cui cliccare per il collegamento al file nel quale video audio ed effetti speciali si sposano per una sorta di immersione "sensuale" nella poesia. Per visualizzarlo occorre Macromedia Flash Player e un po' di pazienza perchè si carichi.
E' mio piacere segnalarvi un'elaborazione che rappresenta un'evoluzione ancora più articolata di quelle elementari realizzate allora da me con mezzi semplici e fornisce un esempio/modello di potenzialità espressiva multimediale sapientemente realizzata da Giacomo Cerrai, gestore del blog Ellisse.
Questo è il link alla presentazione, in fondo al post "IL TESTO", su cui cliccare per il collegamento al file nel quale video audio ed effetti speciali si sposano per una sorta di immersione "sensuale" nella poesia. Per visualizzarlo occorre Macromedia Flash Player e un po' di pazienza perchè si carichi.
2.25.2007
Innesto
A che pensavi di sapone
mentre ti assorbivo gli occhi?
mentre ti assorbivo gli occhi?
Forse non ti ho sentito entrare
ora spegni ti prego la luce
entrami fino in fondo dentro
ora spegni ti prego la luce
entrami fino in fondo dentro
sazio di silenzio
da sotto fino al petto
per favore
ripeti
lentamente il verso
e tu? e lei?
ed io?
io?
Inevitabilmente tua
come la giacca sulla spalliera
l’ombrello mai aperto
che c’era c’era
e pioveva pioveva
lacrimando briciole di marzapane
a ben rileggerti te che fremi
in vostro onore
da sentire trapassare il cielo
tergicristallo fermo di cotone
balsamo arroventato cotto
uovo sodo sbattuto a tutto tondo
inseminato senza eros
e rotto.
da sotto fino al petto
per favore
ripeti
lentamente il verso
e tu? e lei?
ed io?
io?
Inevitabilmente tua
come la giacca sulla spalliera
l’ombrello mai aperto
che c’era c’era
e pioveva pioveva
lacrimando briciole di marzapane
a ben rileggerti te che fremi
in vostro onore
da sentire trapassare il cielo
tergicristallo fermo di cotone
balsamo arroventato cotto
uovo sodo sbattuto a tutto tondo
inseminato senza eros
e rotto.
Marombra
2.24.2007
Hessercizio
Di traccia costante il percorso di stelle vissute. In luce si eterna triangolata dal basso a reggenza di un pietoso mistero. Metaforici occhi di amori perduti a guardarci dal cielo. Noi come vermi invischiati di spire sul ventre annodiamo più intenso dolore. Un fiore lucente s’accresce in splendore a figura imponente e sostegno. A far leva dal corpo al pensiero. L’assenza consuma di mancanza infinita le braccia. Allargate più in alto. Una stella sorride a distanza nel cono d'ombra incompresa. Respira col buio nostalgia d’ogni struggente notte.
(il testo qui sopra è un esercizio in prosa per impudica ispirazione dalla seguente poesia di Herman Hesse)
Maria
La propria traccia percorrono le stelle
inalterabili e incomprese!
Noi ci contorciamo in cento nodi
tu sali di splendore in splendore
Una base perenne è la tua vita!
Io non posso che tenderti le braccia
colme di nostalgia, dalla mia notte;
tu mi sorridi e non mi comprendi.
Hermann Hesse
(il testo qui sopra è un esercizio in prosa per impudica ispirazione dalla seguente poesia di Herman Hesse)
Maria
La propria traccia percorrono le stelle
inalterabili e incomprese!
Noi ci contorciamo in cento nodi
tu sali di splendore in splendore
Una base perenne è la tua vita!
Io non posso che tenderti le braccia
colme di nostalgia, dalla mia notte;
tu mi sorridi e non mi comprendi.
Hermann Hesse
2.23.2007
In arco
Io vi guardo ballare
ed a mia volta ballo
e il mio corpo ripete a memoria
movimenti del vostro danzare.
Vedi come guida e morso
frusta dorso in suo cavallo
perché tenga la riga alta
a lato la criniera
tu ricettacolo di tenerezza
entri per la prima volta
qui nel mio luogo riservato
centro di gravitazione sguardo
della solitudine inarcata
dimenticanza che tutto scorre
del passato
tenendo a bada la cavezza
squarciando veli di meningi sporche
tu dalla mia mano
ricevi per compenso
nella mia vanità leggera
bacio luccicante e una carezza.
Marombra
ed a mia volta ballo
e il mio corpo ripete a memoria
movimenti del vostro danzare.
Vedi come guida e morso
frusta dorso in suo cavallo
perché tenga la riga alta
a lato la criniera
tu ricettacolo di tenerezza
entri per la prima volta
qui nel mio luogo riservato
centro di gravitazione sguardo
della solitudine inarcata
dimenticanza che tutto scorre
del passato
tenendo a bada la cavezza
squarciando veli di meningi sporche
tu dalla mia mano
ricevi per compenso
nella mia vanità leggera
bacio luccicante e una carezza.
Marombra
Progetto lettura 15
Massimo Sannelli, apprezzato e noto poeta contemporaneo, arricchisce l'iniziativa di Roberto Ceccarini con la presenza e lettura di alcune sue prose poetiche e di una poesia di Pasolini. Su oboesommerso.
2.20.2007
Ne bis in idem
Voglio una cosa donna
dentro il letto
morbida
di pasta profumata
che mi riscaldi cuore.
Non smettere di pensare
muovi ad ali le mani
lentamente
svuota le chiacchiere
il bicchiere
le lacrime che scendono
senza far rumore
rassetta ogni grigiore
la pentola riusata
sul fornello
scrivi ogni giorno due parole
sii gioviale al primo incontro
sorridente
tanto ogni cosa bella
piano piano
muore.
lentamente
svuota le chiacchiere
il bicchiere
le lacrime che scendono
senza far rumore
rassetta ogni grigiore
la pentola riusata
sul fornello
scrivi ogni giorno due parole
sii gioviale al primo incontro
sorridente
tanto ogni cosa bella
piano piano
muore.
Marombra
Amplesso
Punti neri a macchia
di leopardo
come cuori lembi storti
che pompano l’afflusso
dentro gli occhi
di tamburo
ora che muori e sorgi
ora che batti i colpi
ora che scorri e scoppi
in lampi fratti di un due tre
secondi
che se rifletti appena
acchiappi finalmente
l’immagine agognata di quel sogno
che a bocce ferme hai atteso
per tre anni
a braccia aperte storte
grosse supine morte
adesso
che i seni sono nudi
rarefatti freddi specchi
polsi spogli nella stretta
di possesso.
Marombra
di leopardo
come cuori lembi storti
che pompano l’afflusso
dentro gli occhi
di tamburo
ora che muori e sorgi
ora che batti i colpi
ora che scorri e scoppi
in lampi fratti di un due tre
secondi
che se rifletti appena
acchiappi finalmente
l’immagine agognata di quel sogno
che a bocce ferme hai atteso
per tre anni
a braccia aperte storte
grosse supine morte
adesso
che i seni sono nudi
rarefatti freddi specchi
polsi spogli nella stretta
di possesso.
Marombra
2.17.2007
Stornello in controcanto
Del biglietto sola andata
la tariffa e' gia' pagata
ed ovunque poi si arriva
tanto vale che si viva
questa vita mia adorata
che' un'altra non c'e' data
per gentile concessione di T
la tariffa e' gia' pagata
ed ovunque poi si arriva
tanto vale che si viva
questa vita mia adorata
che' un'altra non c'e' data
per gentile concessione di T
2.16.2007
Epitaffio
Troverò pace un giorno
in fondo al nulla
estremo lembo
della luce estrema
che è cosa da nulla
ogni germoglio eretto
in coltre di granito
quando seme capovolto
brucia lento
al fuoco suggestivo
della vita.
Ad Arturin fondo al nulla
estremo lembo
della luce estrema
che è cosa da nulla
ogni germoglio eretto
in coltre di granito
quando seme capovolto
brucia lento
al fuoco suggestivo
della vita.
http://erodiade.splinder.com/post/10982631
http://erodiade.splinder.com/post/10995085
http://lapoesiaelospirito.wordpress.com/2007/02/16/il-gattino-rosso/
Progetto lettura 14
Su oboesommerso dedicate qualche minuto qui alla lettura e all'ascolto di Luigi Romolo Carrino. Le poesie, tratte da alcune sue raccolte pubblicate, meritano. La sua voce pure.
2.14.2007
Dirotto
Cosa c’è d’altro
che fa di blatte
profezie
ci vuole sempre un foglio
bianco innaturale a dire
noi
che non sapremo più niente
di noi
spogliati incastri mortali
conati
il male accanito del male.
Cosa c’è d’altro
da dire
del pianto
quando tutto è già esposto
dirotto
d’incredibili stenti strozzati
standardizzati
gettata vista alla strada
l’affondo di spada
il collirio lo schermo l’andata
il fondale graffiato
la scia che si sfalda
nel lato che curva
a sinistra
del quasi giallo.
Marombra
che fa di blatte
profezie
ci vuole sempre un foglio
bianco innaturale a dire
noi
che non sapremo più niente
di noi
spogliati incastri mortali
conati
il male accanito del male.
Cosa c’è d’altro
da dire
del pianto
quando tutto è già esposto
dirotto
d’incredibili stenti strozzati
standardizzati
gettata vista alla strada
l’affondo di spada
il collirio lo schermo l’andata
il fondale graffiato
la scia che si sfalda
nel lato che curva
a sinistra
del quasi giallo.
Marombra
2.13.2007
2.11.2007
Stelle
Non sono le parole
a fare paura
loro sono sole
e piangono strette
la notte di terrore
in balia di uomini cattivi
ladri di bambini
crudeli ed assassini
masticate a forza in bocche
dalle labbra grosse e sporche
come fossero caramelle
di liquirizia pura
Parole ancora sono quelle
che duttili betulle
si piegano al pensiero
come lazo come burro
che le amo e le accarezzo
che stazionano nel fondo
poi risalgono in diapason
di brividi la pelle
dal cuore sopra il colle
d’un tratto così belle
si scagliano nel cielo
e sono stelle.
Marombra
a fare paura
loro sono sole
e piangono strette
la notte di terrore
in balia di uomini cattivi
ladri di bambini
crudeli ed assassini
masticate a forza in bocche
dalle labbra grosse e sporche
come fossero caramelle
di liquirizia pura
Parole ancora sono quelle
che duttili betulle
si piegano al pensiero
come lazo come burro
che le amo e le accarezzo
che stazionano nel fondo
poi risalgono in diapason
di brividi la pelle
dal cuore sopra il colle
d’un tratto così belle
si scagliano nel cielo
e sono stelle.
Marombra
2.09.2007
Adiemus
E' con piacere che segnalo ai miei lettori il sito del poeta irlandese William Wall, e, per fare anche una piccola sorpresa, in particolare questa pagina.
Progetto lettura 13
Il Progetto prosegue con la performance di Rita Bonomo qui trovate suoi "Quadri", poesie da leggere ed ascoltare.
2.07.2007
Progetto lettura 12
Sul blog gestito da Roberto Ceccarini è la volta di Silvia Molesini che legge alcune sue poesie tratte dalla raccolta inedita "Cahiér de doléances", 1995-2000.
Il tutto qui
Il tutto qui
2.06.2007
Barattoli
Riportami fin qui
al confine dei barattoli
raccontami di frottole
di anoressiche sartie
dimmi che t’amo vita
vita vita
vita mia
da morire t’amo
poi lasciami a dormire
trentaquattr’anni e oltre
al crocevia.
Contorcimi le mani e le budella
travasami la lingua dentro il petto
sfonda le riserve di benzina
passeggiami nel ventre
come ragnetto verde
abbevera la pelle dissecata
dalla brina
strizzami in abbraccio
colossale
chiaramente
a sfondo erotico sessuale
e sia l’alba
e sia argentina
speziato amor immenso
in sfoglia di margarina.
Marombra
al confine dei barattoli
raccontami di frottole
di anoressiche sartie
dimmi che t’amo vita
vita vita
vita mia
da morire t’amo
poi lasciami a dormire
trentaquattr’anni e oltre
al crocevia.
Contorcimi le mani e le budella
travasami la lingua dentro il petto
sfonda le riserve di benzina
passeggiami nel ventre
come ragnetto verde
abbevera la pelle dissecata
dalla brina
strizzami in abbraccio
colossale
chiaramente
a sfondo erotico sessuale
e sia l’alba
e sia argentina
speziato amor immenso
in sfoglia di margarina.
Marombra